Ancora un baby del vivaio approda alla corte di Luciano Spalletti, per muovere i suoi primi passi nel calcio dei grandi. Se nei giorni scorsi a lavorare con Totti e compagni sono stati i difensori Magliocchetti e Polverini, nel corso della rifinitura di ieri mattina è arrivato il turno di Danilo D’Ambrosio. Ragazzo dell’88, è stato impiegato in una difesa a tre al fianco dei più esperti Gigi Sartor e Cesare Bovo. Ruolo tutto sommato inedito per questo promettente giocatore, abituato a giocare usualmente sulla fascia destra. Da sette anni in giallorosso, D’Ambrosio alle origini nasce calcisticamente centrocampista, anche se poi nella passata stagioni Marco Pedini (ex allenatore degli ’88) lo ha trasformato in difensore sulla stessa sponda. Elemento veloce e di grande tenacia, il diciassettenne che ha giocato nel S. Lorenzo e nella Nuova Tor Tre Teste prima di approdare alla Roma, può essere impiegato con buoni risultati sia nella difesa a quattro sia come quinto di centrocampo. Titolare inamovibile nella passata stagione con gli Allievi Nazionali, tra i quali è stato uno degli elemernti di spicco, quest’anno è confluito per limiti d’età (come tutti gli altri ’88) nell’organico della Primavera. Serio e determinato, sin qui non ha avuto granché spazio tra agli ordini di Alberto De Rossi, anche se aspetta senza fretta il proprio momento. La Primavera, del resto, è attesa da una stagione a dir poco impegnativa: oltre a cercare di ripetersi in campionato, i campioni d’Italia proveranno ad arrivare in fondo anche in Coppa Italia e nel Torneo di Viareggio. Altri ragazzi sono pronti, intanto, a salire in rampa di lancio per poter iniziare a mettersi in evidenza nella Roma dei grandi. Magari anche solo per un allenamento, primo passo per farsi pian piano strada nel calcio dei grandi.

(Gianluca Ricci | Il Corriere dello Sport-Stadio | 18 settembre 2005)